Logos

Janira
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Re: Logos

Messaggio da Janira »

Io mi pongo invece la domanda del perchè Yeshua definisca se stesso luce e vita:

Gv 1
9 Egli (la Parola) era la luce vera, che illumina ogni uomo che viene nel mondo. 10 Egli (la Parola) era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non lo ha conosciuto.

Abbiamo già discusso del fatto che il Logos, sapienza di Dio, ha evocato la Luce, che è esistenza da esistenza. Secondo la saggezza ebraica la Luce è l'abbondanza destinata alla creatura ed è anche ciò che corregge e rende la creatura adatta a ricevere tale abbondanza, fonte di piacere e gioia eterna.

Giovanni 8,12
E Gesù di nuovo parlò loro, dicendo: «Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».

Giovanni 12,36
«Mentre avete la luce, credete nella luce, affinché diventiate figli di luce».

Perchè Yeshua si identifica con la Luce?
La Luce non è una persona, è una forza che agisce su ogni uomo, ed ogni uomo può conseguire il livello di Yeshua, essere figlio di Luce.

Yeshua invita a credere nella luce, cosa intendeva con queste parole?

Purtroppo continuo a vedere nell'interpretazione cristiana della funzione salvifica dell'uomo Yeshua ( non prendo nemmeno in considerazione l'ipotesi del sacrificio di Dio tramite Yeshua) qualcosa che non è coerente nè con le Scritture Ebraiche, nè con alcuni versetti delle Scritture Greche.

E questo riguarda soprattutto Paolo: spero un giorno di riuscire ad interpretare tutti suoi scritti in modo che possano essere coerenti con la saggezza ebraica( molti versetti già lo sono).
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Gianni
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Re: Logos

Messaggio da Gianni »

"Ora vedete che io solo sono Dio
e che non vi è altro dio accanto a me". - Dt 32:39.
Luigi
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Re: Logos

Messaggio da Luigi »

Gianni ha scritto: martedì 30 luglio 2024, 5:50 "Ora vedete che io solo sono Dio
e che non vi è altro dio accanto a me". - Dt 32:39.
Certo Dio è Uno, ma multiplo nelle persone, sennò non si spiegano queste Sue parole quando ha creato l'uomo:
Genesi 1, 26 Poi Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza

Ecco "Facciamo"; Dio è uno e solo, e sebbene quanto, LUI dice Facciamo l'uomo.
Dunque non era solo e Colui che era al Suo fianco aveva la Sua stessa immagine "a nostra immagine", e poichè è scritto in caratteri cubitali che IL Figlio Yeshùa E' prima della creazione, e che mediante LUI sono stati creati i mondi, ecco che Dio parla col Suo proprio Figlio, e dice "Facciamo".
Saluti
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Gianni
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Re: Logos

Messaggio da Gianni »

Facciamo. E tu dici multiplo nelle persone. Quante? E parlava tra di sè/loro?!

Potrei dirti che data l'importanza della creazione dell'essere umano Dio è presentato dall'agiografo come si stesse conslultanto con la corte celeste. Ma ciò attiene al serio studio biblico, che sta all'opposto del leggere la Bibbia alla lettera.
noiman
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Re: Logos

Messaggio da noiman »

un indovinello teologico ? questo è un esempio di come ci si appropria del testo altrui e si manipola senza comprendere un H di quello che è scritto, non cambierà mai.......
Janira
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Re: Logos

Messaggio da Janira »

Vorrei continuare a riflettere su alcuni versetti di Giovanni:

Giovanni 1:18
Nessuno ha mai visto Dio; l'unigenito Figlio, che è nel seno del Padre, è colui che lo ha fatto conoscere.

Interpretazione 1: Yeshua è colui che ha fatto conoscere agli uomini il Creatore.

Solo Yeshua ha questa relazione stretta con il Creatore? e tutte le Scritture Ebraiche che fine fanno? Abramo, Mosè, David ecc. hanno conosciuto il Creatore come Yeshua.

Interpretazione 2: E' la Luce che fa conoscere agli uomini il Creatore, 5000 anni fa, 2000 anni fa, oggi e per sempre. Rimane questa espressione ambigua "unigenito Figlio", abbiamo discusso che potrebbe significare: Yeshua, uomo in una relazione "unica"( che unica però non è) con il Creatore, Lo ha fatto conoscere( ai suoi contemporanei e a chi segue il suo vero insegnamento )

Interpretazione 3: E' la Luce ad essere da sempre con il Creatore, Unica figlia ( :d ) in quanto unica ad essere evocata/emanata/esistenza da esistenza. E' la Luce che illumina, corregge, giudica, riempie e rende l'uomo simile al Creatore. Rimane sempre da spiegare perchè Yeshua si identifichi con la Luce, ma ipotizzo che possa essere sempre il modo ebraico concreto di esprimersi: essendo Yeshua in equivalenza di forma con la Luce, egli è la Luce. Ma ribadisco che questo vale per ogni uomo che riesca a rivelare il Creatore.

Ho anche ritrovato nella mia biblioteca il libro di cui parlavo: Elia Benamozegh. L'origine dei dogmi cristiani. Ho provato a leggere qua e là, non è di facile comprensione ma mi pare di capire che Ben Yakhid possa essere un modo di riferirsi ad una o più Sephirot.
Luigi
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Re: Logos

Messaggio da Luigi »

Non credo, faccia bene al lettore annullare ciò che il Padre afferma in rapporto al Figlio:
Ebrei 1, 8 parlando del Figlio dice.....:
10 «Tu, Signore, nel principio hai fondato la terra
e i cieli sono opera delle tue mani.

11 Essi periranno, ma tu rimani;
invecchieranno tutti come un vestito,
12 li avvolgerai come un mantello e saranno cambiati;
ma tu rimani lo stesso,
e i tuoi anni non avranno mai fine».


Non sta si parlando del Figlio ?
Il testo non recita che la creazione, è appunto ad opera del Figlio Yeshùa..?
Perche cambiarne il senso con voli pindarici..?
Il Passo non sostiene implicitamente ancora che, IL Figlio E' prima di tutte le cose, come recita Paolo in Col. 1, 17..?
Salute
France
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Re: Logos

Messaggio da France »

Janira ha scritto: mercoledì 31 luglio 2024, 8:53 Interpretazione 3: E' la Luce ad essere da sempre con il Creatore, Unica figlia ( :d ) in quanto unica ad essere evocata/emanata/esistenza da esistenza. E' la Luce che illumina, corregge, giudica, riempie e rende l'uomo simile al Creatore. Rimane sempre da spiegare perchè Yeshua si identifichi con la Luce, ma ipotizzo che possa essere sempre il modo ebraico concreto di esprimersi: essendo Yeshua in equivalenza di forma con la Luce, egli è la Luce. Ma ribadisco che questo vale per ogni uomo che riesca a rivelare il Creatore.
Quello che dici è molto interessante ed ha un suo fondamento per come si propone.
Se tutte le persone devono essere “riempite” di questa luce ed essere simile al Creatore, allora tanti altre scritti perdono il loro senso.
Dove sta la salvezza per mezzo della venuta del Messia? Anche il famoso periodo di pace e prosperità per tutta l’umanità si sposterà di centinaia d’anni finché la Luce correggerà tutti.
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Gianni
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Re: Logos

Messaggio da Gianni »

Luigi, altra carne al fuoco con il solito metodo di sfuggire all’esame accurato di un singolo passo biblico cambiando discorso?

Va bene, affrontiamo anche questo. Ma seriamente.

Iniziamo da Eb 1:8 con queste parole rivolte al figlio: “Il trono di te, il Dio, per l’eternità dell’eternità e lo scettro di rettitudine, scettro del regno di te”.
Ti faccio presente che sto usando il vero testo biblico tradotto letteralmente. L’omileta ebreo non sta dicendo che Yeshùa è Dio, ma che il trono del Messia è Dio.

Ai precedenti v. 3 e 4 è detto che Yeshùa si è seduto alla destra della Maestà ed è diventato di molto superiore agli angeli. Il che comporta che prima non lo era.

V. 5: “Io sarò per lui un padre ed egli sarà per me un figlio”. Ti sembra un’espressione che Dio possa dire ad una persona che è Dio come Lui? E prima di allora come erano le relazioni tra i due? E la supposta ma inesistente terza persona trinitaria dov’è nel frattempo?

Il v. 10 – “Tu da principio, Signore, la terra fondasti …” – è tratta da Sl 102:25,26 e si riferisce al Dio unico di Israele.

Infine, in sedere di Yeshùa alla destra di Dio è a scadenza. – V. 13.

Per gli approfondimenti:
https://www.biblistica.it/?page_id=4887
Luigi
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Re: Logos

Messaggio da Luigi »

Gianni come al tuo solito, con la tua sapienza hai annullato le parole del Padre rivolte al Figlio, escludendo totalmente che ai primi versi ancora è rimarcato che mediante il Figlio i mondi furono creati;
e che il testo altrove recita che ,mentre era in forma di Dio, svuotò se stesso, annichilì se stesso facendosi simile agli uomini per un tempo, per compiere la Grandiosa Opera della Redenzione.
Ecco non consideri chi LUI era prima di svuotare ed annichilire se stesso;
il che implica che LUI Era prima della sua venuta nel mondo:
10 E ancora dice del Figlio:
«Tu, Signore, nel principio hai fondato la terra
e i cieli sono opera delle tue mani.


Il referente del verso 10 E' indiscutibilmente Il Figlio Yeshùa e non IL Padre;
ma tu sostieni col tuo ragionamento ciò, che il testo non recita.
E' proprio vero cosa è scritto in :
1 Corinzi 1, 21
Poiché il mondo non ha conosciuto Dio mediante la propria sapienza, è piaciuto a Dio, nella sua sapienza, di salvare i credenti con la pazzia della predicazione.
NR
Dunque il tuo ragionamento, non tiene conto di molteplici scritture che recitano che il Figlio E' prima di tutte le cose, che è Dio benedetto in eterno....
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