Cos’è il “Regno di Dio”?
Cos’è il “Regno di Dio”?
Siamo abituati a concepire il Regno di Dio di cui parla Yeshùa come un periodo storico preciso, il cui inizio è segnato dalla cosiddetta “parusìa” (παρουσία), intesa come la “venuta in gloria” del Cristo, che associamo ad un evento spettacolare di manifestazione divina in cui tutti gli uomini guarderanno in alto e vedranno la figura gloriosa e splendente del Cristo circondato da tutti i suoi angeli. Leggendo le parole dei Vangeli, ci immaginiamo il Regno di Dio anche come un “luogo” superiore e più splendente in cui i risorti dimoreranno assieme al Cristo, godendo della vicinanza a Dio e della Sua presenza in una forma “spirituale”. Ma siamo sicuri che il Regno di Dio di cui parla Yeshùa sia un luogo metafisico soprannaturale? Siamo sicuri che la parusìa sia una manifestazione celeste reale? Siamo sicuri di aver compreso le parole di Yeshùa correttamente? Oppure la nostra comprensione del testo e le nostre idee sono influenzate da una interpretazione religiosa che distorce il vero senso delle parole dei Vangeli?
In questa difficile discussione mi propongo di analizzare e discutere l’espressione “Regno di Dio” per come Yeshùa la presenta e per come è intesa dalle Scritture Greche successive ai Vangeli, esaminando i vari contesti in cui compare, individuando i versetti a favore e contrari all'interpretazione tradizionale, e provando a valutarla da una prospettiva diversa, col fine di capire se alcune idee comunemente accettate non necessitino di una revisione.
In questa difficile discussione mi propongo di analizzare e discutere l’espressione “Regno di Dio” per come Yeshùa la presenta e per come è intesa dalle Scritture Greche successive ai Vangeli, esaminando i vari contesti in cui compare, individuando i versetti a favore e contrari all'interpretazione tradizionale, e provando a valutarla da una prospettiva diversa, col fine di capire se alcune idee comunemente accettate non necessitino di una revisione.
Re: Cos’è il “Regno di Dio”?
Ci credi che è una delle domande recenti a cui sto cercando di capire cosa fosse ? Grazie seguo volentieri , più in là magari do qualche mio spunto biblico
Re: Cos’è il “Regno di Dio”?
Tony, è un bel tema.
Per iniziare, vorrei esporre la prospettiva aggiuntiva a quella tradizionale religiosa con cui mi propongo di esaminare i vari versetti che trattano del Regno di Dio. Più che vivere nell’attesa che il Regno di Dio giunga sopra di noi dal cielo, o di essere risorti per fare ingresso in un qualche luogo spirituale fisico (che è già un paradosso), Yeshùa insegna spesso a cercare il Regno di Dio in ogni momento, ora, nel presente; il che significa che il Regno di Dio è a portata di mano ora, nella nostra vita terrena. Ciò che conta non è tanto il dopo, ma il momento presente, il modo in cui viviamo la nostra vita. Il Regno di Dio, dunque, potrebbe essere uno stato di evoluzione interiore da ricercare, in cui regnano assenza di giudizio, controllo di se stessi, maturità e completezza psicologiche, capacità di amare se stessi e il prossimo allo stesso modo, obbiettività, giustizia (intesa come comportamento conforme a ciò che è giusto, ossia alla legge naturale e morale superiore di Dio), assenza di bisogni, ed essenzialmente pace, che è il risultato prodotto dall’interazione di tutte queste cose che sono interdipendenti. Il Regno di Dio sarebbe lo stato di pace, che Yeshùa afferma di “lasciare” ai suoi discepoli (Gv 14:27). Valutando da questa prospettiva, esaminiamo pian piano i versetti principali che parlano del regno di Dio, iniziando da Mt 6:31-34:
“Non siate dunque in ansia, dicendo: "Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?" Perché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; ma il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più. Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno.”
In questo passaggio, Yeshùa insegna a non focalizzare la nostra attenzione su ciò che non ci serve a trovare se stessi, ma che soddisfa solo i nostri bisogni, che sono mancanze, vuoti, perché se si ha bisogno di qualcosa significa che non si è completi e che in noi c’è un vuoto, e non si deve essere schiavi di un bisogno. Insegna a fuggire le paure immaginarie, a non preoccuparsi di ciò che non esiste se non nella nostra immaginazione, perché è “domani” e non “ora”. Insegna a cercare innanzitutto “il Regno e la giustizia di Dio”, che costituiscono una condizione interiore superiore (il Regno) e lo strumento con cui la si raggiunge (la giustizia, ossia l’obbedienza ai comandamenti). Cercando il Regno di Dio, ogni cosa ci è data in più dal Padre; parafrasando, nel momento in cui si cercherà una condizione di completezza emotiva e psicologica superiore, vivendo in modo conforme alla legge divina, non sentiremo il bisogno delle cose pur necessarie ma non determinanti. È interessante notare come Yeshùa ponga l’accento sul “cercare” e non sul “trovare”, perché è cercando che si trova (Mt 7:8), e dunque non è possibile trovare senza cercare; è perfettamente inutile desiderare di trovare dopo, conta solo cercare ora.
Per iniziare, vorrei esporre la prospettiva aggiuntiva a quella tradizionale religiosa con cui mi propongo di esaminare i vari versetti che trattano del Regno di Dio. Più che vivere nell’attesa che il Regno di Dio giunga sopra di noi dal cielo, o di essere risorti per fare ingresso in un qualche luogo spirituale fisico (che è già un paradosso), Yeshùa insegna spesso a cercare il Regno di Dio in ogni momento, ora, nel presente; il che significa che il Regno di Dio è a portata di mano ora, nella nostra vita terrena. Ciò che conta non è tanto il dopo, ma il momento presente, il modo in cui viviamo la nostra vita. Il Regno di Dio, dunque, potrebbe essere uno stato di evoluzione interiore da ricercare, in cui regnano assenza di giudizio, controllo di se stessi, maturità e completezza psicologiche, capacità di amare se stessi e il prossimo allo stesso modo, obbiettività, giustizia (intesa come comportamento conforme a ciò che è giusto, ossia alla legge naturale e morale superiore di Dio), assenza di bisogni, ed essenzialmente pace, che è il risultato prodotto dall’interazione di tutte queste cose che sono interdipendenti. Il Regno di Dio sarebbe lo stato di pace, che Yeshùa afferma di “lasciare” ai suoi discepoli (Gv 14:27). Valutando da questa prospettiva, esaminiamo pian piano i versetti principali che parlano del regno di Dio, iniziando da Mt 6:31-34:
“Non siate dunque in ansia, dicendo: "Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?" Perché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; ma il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più. Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno.”
In questo passaggio, Yeshùa insegna a non focalizzare la nostra attenzione su ciò che non ci serve a trovare se stessi, ma che soddisfa solo i nostri bisogni, che sono mancanze, vuoti, perché se si ha bisogno di qualcosa significa che non si è completi e che in noi c’è un vuoto, e non si deve essere schiavi di un bisogno. Insegna a fuggire le paure immaginarie, a non preoccuparsi di ciò che non esiste se non nella nostra immaginazione, perché è “domani” e non “ora”. Insegna a cercare innanzitutto “il Regno e la giustizia di Dio”, che costituiscono una condizione interiore superiore (il Regno) e lo strumento con cui la si raggiunge (la giustizia, ossia l’obbedienza ai comandamenti). Cercando il Regno di Dio, ogni cosa ci è data in più dal Padre; parafrasando, nel momento in cui si cercherà una condizione di completezza emotiva e psicologica superiore, vivendo in modo conforme alla legge divina, non sentiremo il bisogno delle cose pur necessarie ma non determinanti. È interessante notare come Yeshùa ponga l’accento sul “cercare” e non sul “trovare”, perché è cercando che si trova (Mt 7:8), e dunque non è possibile trovare senza cercare; è perfettamente inutile desiderare di trovare dopo, conta solo cercare ora.
Re: Cos’è il “Regno di Dio”?
Interessante questo punto di vista che ho sentito qualche volta . Stavo iniziando a cercare un verso famoso e mi sono dovuto subito soffermare su una cosa che non conoscevo e non ricordavo .
Prima di tutto mi sono ritornate in mente le parole di Yeshua quando disse :
Interrogato poi dai *farisei sul quando verrebbe il regno di Dio, rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare gli sguardi; né si dirà: “Eccolo qui”, o “eccolo là”; perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi ».
Vangelo secondo Luca 17:20-21 NR94
Mi sono balzati all'attenzione almeno due cose :
1. Per quale motivo i farisei interrogano Yeshua sul "quando" avverrà il regno di Dio ?
2.ho notato che nella Diodati il versetto finisce con "il regno dentro di voi"
Mi fermo per adesso perché mi piacerebbe capire perché dal punto di vista dei farisei sembrerebbe che questo "regno" sia tangibile e verrebbe come una realtà storica mentre Yeshua ha un punto di vista diverso , mi piacerebbe capire se la traduzione "dentro di voi" è corretta dal greco .
Ci sono tante parti che andrebbero analizzate ,ma per quello che ho visto sembra che si parli del regno sia come qualcosa che è dentro l'uomo sia come una realtà storica futura .
Cosí anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.
Vangelo secondo Luca 21:31
Grazie
Prima di tutto mi sono ritornate in mente le parole di Yeshua quando disse :
Interrogato poi dai *farisei sul quando verrebbe il regno di Dio, rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare gli sguardi; né si dirà: “Eccolo qui”, o “eccolo là”; perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi ».
Vangelo secondo Luca 17:20-21 NR94
Mi sono balzati all'attenzione almeno due cose :
1. Per quale motivo i farisei interrogano Yeshua sul "quando" avverrà il regno di Dio ?
2.ho notato che nella Diodati il versetto finisce con "il regno dentro di voi"
Mi fermo per adesso perché mi piacerebbe capire perché dal punto di vista dei farisei sembrerebbe che questo "regno" sia tangibile e verrebbe come una realtà storica mentre Yeshua ha un punto di vista diverso , mi piacerebbe capire se la traduzione "dentro di voi" è corretta dal greco .
Ci sono tante parti che andrebbero analizzate ,ma per quello che ho visto sembra che si parli del regno sia come qualcosa che è dentro l'uomo sia come una realtà storica futura .
Cosí anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.
Vangelo secondo Luca 21:31
Grazie
Re: Cos’è il “Regno di Dio”?
Tony, ne avevo discusso qui:
http://www.biblistica.eu/phpbb/viewtopi ... 501#p53073" onclick="window.open(this.href);return false;
I giudei attendevano l'avvento di un re forte e la liberazione dai romani. Il regno di Dio è quello descritto dai profeti e dal libro di Daniele, un regno indistruttibile in cui i giudei avrebbero ereditato la terra a tempo indefinito e le nazioni si sarebbero rivolte al Dio di Israele. Al tempo di Yeshùa e prima era qualcosa che poteva avere perfettamente senso, visto che il mondo era diviso in regni o imperi governati da re e imperatori; per cui, i giudei, dopo il ritorno dall'esilio, si attendevano che le profezie messianiche si realizzassero letteralmente nel modo descritto dai profeti. Ma evidentemente Yeshùa non la pensava così. Per lui, il regno di Dio non era un regno reale, ma piuttosto una condizione interiore.
http://www.biblistica.eu/phpbb/viewtopi ... 501#p53073" onclick="window.open(this.href);return false;
I giudei attendevano l'avvento di un re forte e la liberazione dai romani. Il regno di Dio è quello descritto dai profeti e dal libro di Daniele, un regno indistruttibile in cui i giudei avrebbero ereditato la terra a tempo indefinito e le nazioni si sarebbero rivolte al Dio di Israele. Al tempo di Yeshùa e prima era qualcosa che poteva avere perfettamente senso, visto che il mondo era diviso in regni o imperi governati da re e imperatori; per cui, i giudei, dopo il ritorno dall'esilio, si attendevano che le profezie messianiche si realizzassero letteralmente nel modo descritto dai profeti. Ma evidentemente Yeshùa non la pensava così. Per lui, il regno di Dio non era un regno reale, ma piuttosto una condizione interiore.
Re: Cos’è il “Regno di Dio”?
Ok era quella che immaginavo riguardo ai farisei ,tuttavia Yeshua lo descrive così :
Uno degli invitati, udite queste cose, gli disse: «Beato chi mangerà pane nel regno di Dio!»
Vangelo secondo Luca 14:15 NR94
poiché io vi dico che non la mangerò piú, finché sia compiuta nel regno di Dio».
Vangelo secondo Luca 22:16 NR94
Ma se è con l'aiuto dello Spirito di Dio che io scaccio i demòni, è dunque giunto fino a voi il regno di Dio.
Vangelo secondo Matteo 12:28 NR94
In seguito egli se ne andava per città e villaggi, predicando e annunziando la buona notizia del regno di Dio.
Vangelo secondo Luca 8:1 NR94
https://bible.com/bible/123/luk.8.1.NR94" onclick="window.open(this.href);return false;
Anche Paolo ne parla :
né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio.
Prima lettera ai Corinzi 6:10 NR94
Da un altra parte sempre Paolo dice :
perché il regno di Dio non consiste in vivanda né in bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo.
Lettera ai Romani 14:17 NR94
Come se forse già quella realtà storica si era adempiuta nei comportamenti e atteggiamenti giusti delle persone?
Non riesco a capire , ci sono due visioni diverse del Regno?
Grazie della discussione ora la leggo .
Uno degli invitati, udite queste cose, gli disse: «Beato chi mangerà pane nel regno di Dio!»
Vangelo secondo Luca 14:15 NR94
poiché io vi dico che non la mangerò piú, finché sia compiuta nel regno di Dio».
Vangelo secondo Luca 22:16 NR94
Ma se è con l'aiuto dello Spirito di Dio che io scaccio i demòni, è dunque giunto fino a voi il regno di Dio.
Vangelo secondo Matteo 12:28 NR94
In seguito egli se ne andava per città e villaggi, predicando e annunziando la buona notizia del regno di Dio.
Vangelo secondo Luca 8:1 NR94
https://bible.com/bible/123/luk.8.1.NR94" onclick="window.open(this.href);return false;
Anche Paolo ne parla :
né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio.
Prima lettera ai Corinzi 6:10 NR94
Da un altra parte sempre Paolo dice :
perché il regno di Dio non consiste in vivanda né in bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo.
Lettera ai Romani 14:17 NR94
Come se forse già quella realtà storica si era adempiuta nei comportamenti e atteggiamenti giusti delle persone?
Non riesco a capire , ci sono due visioni diverse del Regno?
Grazie della discussione ora la leggo .
Re: Cos’è il “Regno di Dio”?
Nella discussione da te segnalata ci sono le scritture che ho presentato anche io , tra l'altro in parte rispondi al mio quesito . Me lo leggo con calma .
Riguardo a Yeshua che dice che il regno è dentro di voi è possibile ipotizzare che in quel caso stesse parlando di se stesso ? Come a dire che una piccola parte del regno di Dio era in mezzo a loro perché era lì presente uno dei Figli di Dio? Spiega anche perché dice che viene in modo nascosto , ed in effetti anche lui prima di palesarsi come Messia ha aspettato come viene presentato nel vangelo di Marco .
Grazie
Riguardo a Yeshua che dice che il regno è dentro di voi è possibile ipotizzare che in quel caso stesse parlando di se stesso ? Come a dire che una piccola parte del regno di Dio era in mezzo a loro perché era lì presente uno dei Figli di Dio? Spiega anche perché dice che viene in modo nascosto , ed in effetti anche lui prima di palesarsi come Messia ha aspettato come viene presentato nel vangelo di Marco .
Grazie
Re: Cos’è il “Regno di Dio”?
Ciò potrebbe valere nel caso si traducesse “in mezzo a voi”, intendendo che il Messia era giunto ed era in mezzo al suo popolo. Ma tale traduzione vale per Lc 22:27, dove il testo riporta ἐν μέσῳ ὑμῶν (en mèso humòn). Nel caso di Lc 17:21 abbiamo ἐντὸς ὑμῶν (entòs humòn), che vuol dire “dentro di voi” e non certamente può riferirsi al fatto che il Messia era “tra di loro”. In un'altra occasione (Mt 12:28) Yeshùa dice ai giudei che il Regno di Dio “è giunto su di voi” (ἔφθασεν ἐφ’ ὑμᾶς, èfthasen ef'humàs), perché lo spirito operava nel mondo, come spiega subito prima. Dunque, in questo caso il Regno di Dio rappresenta l'avvento dello spirito di Dio tra gli uomini, il suo manifestarsi evidente. In entrambi i casi, il Regno di Dio non è un periodo storico o una monarchia, ma piuttosto una condizione che si manifesta a livello intimo - per cui è da ricercarsi nell'intimo di ognuno - e a livello esteriore, attraverso l'opera dello spirito. Questo fa pensare che il Regno di Dio fosse giunto con potenza nel giorno della Pentecoste.Riguardo a Yeshua che dice che il regno è dentro di voi è possibile ipotizzare che in quel caso stesse parlando di se stesso ?
Ma procediamo un versetto alla volta, iniziando da quelli che hai citato nel commento prima.
Re: Cos’è il “Regno di Dio”?
Ok non mettiamo troppa carne al fuoco . Comunque ho compreso la tua analisi che non avevo mai approfondito cioè il regno inteso come un intimo aspetto della mente umana e che la parola "regno" presa in questo caso da un senso di completezza della complessità dei vari aspetti della mente: emotività , ragionamento, forza , equilibrio, bontà , pace , fede , gioia , autocontrollo.
Re: Cos’è il “Regno di Dio”?
Ci sono molti versetti che dimostrano che il Regno di Dio è una condizione di completezza spirituale dell'individuo. Ma ci sono anche altri che sembrano descriverlo come un “luogo”, o un periodo storico. Li esaminereno tutti pian piano e alla fine si comprenderà chiaramente a cosa alludesse Yeshùa.