Logos
Re: Logos
Grazie Gianni per lo schema chiaro e preciso. Vorrei approfondire il concetto di unigenito.
Sulla Treccani leggiamo che significa: Che è l’unico generato, l’unico figlio.
Perchè Yeshua viene definito unigenito? Non lo è materialmente, dato che aveva fratelli e sorelle; non lo è spiritualmente, perchè sappiamo che anche tutti coloro che hanno fede diventano figli di Dio, cioè sono nati da Dio, quindi generati da Dio.
Perchè allora viene usato questo termine?
Se invece riferiamo il termine figlio unigenito al Logos ( che da un punto di vista kabbalista ipotizzo sia un aspetto, qualità, attributo della Luce, probabilmente la Luce della Sephira Hochma) il discorso a mio parere diviene più coerente, anche considerando gli altri versetti in cui compare la parola unigenito riferiti alla funzione salvifica del figlio.
Gianni scrive:
Lui ( Yeshua), che riflette la luce della conoscenza della gloria di Dio, poté dire: “Mentre sono nel mondo, io sono la luce del mondo” (Gv 9:5). Anche i suoi discepoli possono diventare figli della luce: “Mentre avete la luce, credete nella luce, affinché diventiate figli di luce”. - Gv 12:36.
Yeshua riflette questa Luce che proviene da Dio e in cui si deve credere per divenire figli della Luce...
Perché Yeshua è in grado di ricevere e riflettere la Luce di Dio? Cosa vuol dire credere nella Luce?
Sulla Treccani leggiamo che significa: Che è l’unico generato, l’unico figlio.
Perchè Yeshua viene definito unigenito? Non lo è materialmente, dato che aveva fratelli e sorelle; non lo è spiritualmente, perchè sappiamo che anche tutti coloro che hanno fede diventano figli di Dio, cioè sono nati da Dio, quindi generati da Dio.
Perchè allora viene usato questo termine?
Se invece riferiamo il termine figlio unigenito al Logos ( che da un punto di vista kabbalista ipotizzo sia un aspetto, qualità, attributo della Luce, probabilmente la Luce della Sephira Hochma) il discorso a mio parere diviene più coerente, anche considerando gli altri versetti in cui compare la parola unigenito riferiti alla funzione salvifica del figlio.
Gianni scrive:
Lui ( Yeshua), che riflette la luce della conoscenza della gloria di Dio, poté dire: “Mentre sono nel mondo, io sono la luce del mondo” (Gv 9:5). Anche i suoi discepoli possono diventare figli della luce: “Mentre avete la luce, credete nella luce, affinché diventiate figli di luce”. - Gv 12:36.
Yeshua riflette questa Luce che proviene da Dio e in cui si deve credere per divenire figli della Luce...
Perché Yeshua è in grado di ricevere e riflettere la Luce di Dio? Cosa vuol dire credere nella Luce?
Re: Logos
Benissimo , Gianni ..
JANIRA ...
Yeshua riflette questa Luce che proviene da Dio e in cui si deve credere per divenire figli della Luce...
Perché Yeshua è in grado di ricevere e riflettere la Luce di Dio? Cosa vuol dire credere nella Luce?.,.
Cosa vuol dire credere nella Luce? .. .continuate vi seguiamo in tanti ...
JANIRA ...
Yeshua riflette questa Luce che proviene da Dio e in cui si deve credere per divenire figli della Luce...
Perché Yeshua è in grado di ricevere e riflettere la Luce di Dio? Cosa vuol dire credere nella Luce?.,.
Cosa vuol dire credere nella Luce? .. .continuate vi seguiamo in tanti ...
Re: Logos
Mi viene ancora in mente il credo dei cattolici: il Logos( che per loro è il Figlio della trinità) viene definito generato e non creato. Sarebbe interessante capire perchè viene detto così.
C'era un libro che mi era stato consigliato qui sul forum, riguardava proprio i dogmi cristiani e la Kabbalah, ma non ricordo il titolo !!
Poniamo la domanda diversamente: una forza che ha le stesse qualità del Creatore, che esisteva così come esiste il Creatore da sempre, che viene emanata dal Creatore può essere definita generata dal Creatore?
C'era un libro che mi era stato consigliato qui sul forum, riguardava proprio i dogmi cristiani e la Kabbalah, ma non ricordo il titolo !!
Poniamo la domanda diversamente: una forza che ha le stesse qualità del Creatore, che esisteva così come esiste il Creatore da sempre, che viene emanata dal Creatore può essere definita generata dal Creatore?
Re: Logos
Allora la mia domanda rimane la stessa:
Perchè Yeshua viene definito unigenito? Non lo è materialmente, dato che aveva fratelli e sorelle; non lo è spiritualmente, perchè sappiamo che anche tutti coloro che hanno fede diventano figli di Dio, cioè sono nati da Dio, quindi generati da Dio.
Perchè Yeshua viene definito unigenito? Non lo è materialmente, dato che aveva fratelli e sorelle; non lo è spiritualmente, perchè sappiamo che anche tutti coloro che hanno fede diventano figli di Dio, cioè sono nati da Dio, quindi generati da Dio.
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Re: Logos
Buongiorno, Janira. Avevo già segnalato la risposta alla tua domanda. Si trova qui:
Yeshùa primogenito e principio della creazione
https://www.biblistica.it/?page_id=3530
Yeshùa primogenito e principio della creazione
https://www.biblistica.it/?page_id=3530
Re: Logos
Grazie Gianni, avevo già letto anche la versione più approfondita di quello studio, ma non riesco comunque a capire il senso di utilizzare quel termine più e più volte in modo- diciamo- inappropriato.
Quando spieghi il termine primogenito, esso ha senso perchè intendiamo primo per importanza;
ma non possiamo fare lo stesso ragionamento con unigenito. Se Yeshua è primogenito, non è unigenito. Infatti tu affermi che il senso di "unigenito" non è letterale. Ma quale è allora il senso?
Inoltre, se per Yeshua uomo possiamo considerare un senso diverso, perchè non potremmo farlo in relazione alla Luce emanata dal Creatore?
Mi è venuta anche l'idea che anche questo vangelo sarà stato pensato in ebraico, qui sul forum mi pare che sia stato definito il più ebraico di tutti. Allora mi sono chiesta quale parola avesse in mente Giovanni nel dire Unigenito. Sono andata così a guardare sulla OJB(Orthodox Jewish Bible):
https://www.biblegateway.com/passage/?s ... ersion=OJB
18 No one has ever seen Hashem [Ex 33:20]. It is Elohim the Ben Yachid [who shares the nature of Hashem, the Chochman Ben Elohim at his side, see very importantly Mishle 8:30; 30:4)], it is he, the one being in the kheyk (bosom) of HaAv, this one is Hashem’s definitive midrash (exegesis).
Traduzione:
18 Nessuno ha mai visto Hashem [Es 33,20]. È Elohim il Ben Yachid [che condivide la natura di Hashem, il Chochman Ben Elohim al suo fianco, vedi soprattutto Mishle 8:30; 30:4], è lui, l'essere nel kheyk (seno) di HaAv, questo è il midrash (esegesi) definitivo di Hashem.)
Condivido qui un articolo interessante che ho trovato oggi per caso cercando un versetto:
https://www.mosaico-cem.it/vita-ebraica ... lluniverso
Quando spieghi il termine primogenito, esso ha senso perchè intendiamo primo per importanza;
ma non possiamo fare lo stesso ragionamento con unigenito. Se Yeshua è primogenito, non è unigenito. Infatti tu affermi che il senso di "unigenito" non è letterale. Ma quale è allora il senso?
Inoltre, se per Yeshua uomo possiamo considerare un senso diverso, perchè non potremmo farlo in relazione alla Luce emanata dal Creatore?
Mi è venuta anche l'idea che anche questo vangelo sarà stato pensato in ebraico, qui sul forum mi pare che sia stato definito il più ebraico di tutti. Allora mi sono chiesta quale parola avesse in mente Giovanni nel dire Unigenito. Sono andata così a guardare sulla OJB(Orthodox Jewish Bible):
https://www.biblegateway.com/passage/?s ... ersion=OJB
18 No one has ever seen Hashem [Ex 33:20]. It is Elohim the Ben Yachid [who shares the nature of Hashem, the Chochman Ben Elohim at his side, see very importantly Mishle 8:30; 30:4)], it is he, the one being in the kheyk (bosom) of HaAv, this one is Hashem’s definitive midrash (exegesis).
Traduzione:
18 Nessuno ha mai visto Hashem [Es 33,20]. È Elohim il Ben Yachid [che condivide la natura di Hashem, il Chochman Ben Elohim al suo fianco, vedi soprattutto Mishle 8:30; 30:4], è lui, l'essere nel kheyk (seno) di HaAv, questo è il midrash (esegesi) definitivo di Hashem.)
Condivido qui un articolo interessante che ho trovato oggi per caso cercando un versetto:
https://www.mosaico-cem.it/vita-ebraica ... lluniverso
- Gianni
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Re: Logos
Janira, la luce fu creata, non generata.
Quanto a unigenito, in Gv 1:14 si parla della sua gloria, “gloria come di un unigenito da un padre”. Nel modo di parlare ebraico, sempre concreto, il figlio unigenito aveva tutte le attenzioni.
Quanto a unigenito, in Gv 1:14 si parla della sua gloria, “gloria come di un unigenito da un padre”. Nel modo di parlare ebraico, sempre concreto, il figlio unigenito aveva tutte le attenzioni.
Re: Logos
Gianni, ho visto la tua risposta, nel frattempo ho aggiunto qualcosa nel messaggio precedente.
La Luce fu creata, ma per la saggezza ebraica è esistenza da esistenza, quindi più precisamente è stata emanata. Se intendiamo letteralmente il termine Unigenito, esso implica una distinzione tra chi genera e chi è generato, allora concordo con te che nè il Logos, nè la Luce sono generati.
Riguardo poi al versetto, ce ne sono altri in cui compare il termine Unigenito... prendiamo Gv 3:16, Gv 3:18
E se sostituissimo in tutti questi versetti il termine Yachid?
La Luce fu creata, ma per la saggezza ebraica è esistenza da esistenza, quindi più precisamente è stata emanata. Se intendiamo letteralmente il termine Unigenito, esso implica una distinzione tra chi genera e chi è generato, allora concordo con te che nè il Logos, nè la Luce sono generati.
Riguardo poi al versetto, ce ne sono altri in cui compare il termine Unigenito... prendiamo Gv 3:16, Gv 3:18
E se sostituissimo in tutti questi versetti il termine Yachid?