Caino e Abele
Re: Caino e Abele
…
Ultima modifica di Sandra il mercoledì 28 aprile 2021, 19:56, modificato 1 volta in totale.
Re: Caino e Abele
Qui non serve un esperto di ebraico.
Non intendendo assolutamente contestare il prelato Luciano Monari, riguardo a Josè Saramago, lo conosco per avere letto negli anni 70 e 90 le sue affermazioni antireligiose, soprattutto anticattoliche e anti ebraiche, quest’ultime camuffate da affermazioni anti Israeliane, sarebbe piaciuto a Marx.
Quello che hai postato è interessante, ma non si discosta di molto dal pensiero tradizionale cristiano che riflette sulla superiorità dell’offerta del “sangue” e della carne rispetto all'offerta farinacea, come dice Monari: “anticipando il sacrificio del Tempio”, anche la tensione del confronto tra gli uomini accettati o meno è assolutamente giusto e logico, ma è scontato, il tema dell’autocritica e la riflessione per il mancato gradimento di D-o all'offerta di Khàin non è un concetto affrontato secondo l' interpretazione ebraica, che ha un concetto molto diverso del sacrificio e della espiazione personale e non offre molto di più di quello che abbiamo già appreso, giustamente l’autore parla di fratricidio ...... direi che non poteva che essere così .... almeno di pensare a un matricidio o un parricidio, considerando il numero limitato di persone che abitavano la terra.
La “fede “ sembra l’elemento dominante, la condizione che può fare la differenza, il punto di osservazione della "fede£ non è da scartare anche se non siamo sicuri che l’agiografo o gli agiografi intendessero insegnarci questo.
Rimane un ottimo commento anche se non si può definirlo ebraico, soprattutto perché isola il quattro versetti che narrano il primo omicidio dal contesto generale di Bereshit , soppratuttto omettendo i significati nascosti del testo originale.
Vedrò di approfondire alcuni di questi aspetti.
Noiman
Non intendendo assolutamente contestare il prelato Luciano Monari, riguardo a Josè Saramago, lo conosco per avere letto negli anni 70 e 90 le sue affermazioni antireligiose, soprattutto anticattoliche e anti ebraiche, quest’ultime camuffate da affermazioni anti Israeliane, sarebbe piaciuto a Marx.
Quello che hai postato è interessante, ma non si discosta di molto dal pensiero tradizionale cristiano che riflette sulla superiorità dell’offerta del “sangue” e della carne rispetto all'offerta farinacea, come dice Monari: “anticipando il sacrificio del Tempio”, anche la tensione del confronto tra gli uomini accettati o meno è assolutamente giusto e logico, ma è scontato, il tema dell’autocritica e la riflessione per il mancato gradimento di D-o all'offerta di Khàin non è un concetto affrontato secondo l' interpretazione ebraica, che ha un concetto molto diverso del sacrificio e della espiazione personale e non offre molto di più di quello che abbiamo già appreso, giustamente l’autore parla di fratricidio ...... direi che non poteva che essere così .... almeno di pensare a un matricidio o un parricidio, considerando il numero limitato di persone che abitavano la terra.
La “fede “ sembra l’elemento dominante, la condizione che può fare la differenza, il punto di osservazione della "fede£ non è da scartare anche se non siamo sicuri che l’agiografo o gli agiografi intendessero insegnarci questo.
Rimane un ottimo commento anche se non si può definirlo ebraico, soprattutto perché isola il quattro versetti che narrano il primo omicidio dal contesto generale di Bereshit , soppratuttto omettendo i significati nascosti del testo originale.
Vedrò di approfondire alcuni di questi aspetti.
Noiman
Re: Caino e Abele
…
Ultima modifica di Sandra il mercoledì 28 aprile 2021, 19:56, modificato 1 volta in totale.
-
- Messaggi: 1222
- Iscritto il: domenica 2 febbraio 2020, 21:27
Re: Caino e Abele
Il primo omicidio fu quello che Satana fece: "egli fu omicida fin dall'inizio".
E inganno' la donna a morte
Il secondo omicidio è un suicidio di Adamo, che senza amore condanno tutta l'umanità alla morte.
Non mi meraviglio che ci sia stato un terzo omicidio di Caino nei riguardi di Abele.
E inganno' la donna a morte
Il secondo omicidio è un suicidio di Adamo, che senza amore condanno tutta l'umanità alla morte.
Non mi meraviglio che ci sia stato un terzo omicidio di Caino nei riguardi di Abele.
-
- Messaggi: 1222
- Iscritto il: domenica 2 febbraio 2020, 21:27
Re: Caino e Abele
Circa alcuni importanti punti o questioni recentemente formulate
noto: un gruppo di questioni riguardano la famiglia o i familiari e sono: sono accettato o no da questa famiglia? Devo sacrificare sangue?, Devo difendere la mia famiglia a costo di un omicidio? è possibile anche il parricidio in questa situazione?
Un secondo gruppo di domande riguardano il cosiddetto psicanalitico super-io che comprende autocontrollo e autocritica. Un terzo gruppo comprende i rapporti con la fede Dio e la obbedienza che mi sembrerebbe appartengono pure al concetto di super io o la sfera di super IO.
Mi domando la vita Dove sta?
noto: un gruppo di questioni riguardano la famiglia o i familiari e sono: sono accettato o no da questa famiglia? Devo sacrificare sangue?, Devo difendere la mia famiglia a costo di un omicidio? è possibile anche il parricidio in questa situazione?
Un secondo gruppo di domande riguardano il cosiddetto psicanalitico super-io che comprende autocontrollo e autocritica. Un terzo gruppo comprende i rapporti con la fede Dio e la obbedienza che mi sembrerebbe appartengono pure al concetto di super io o la sfera di super IO.
Mi domando la vita Dove sta?
Re: Caino e Abele
Nessuno ha tutto il tempo che vuole, qualche volta per scrivere su questo forum mi sacrifico e peso ogni parola.
Vorrei capire cosa anagrammare, riguardo il tetragramma mi pare che Tiger abbia idee confuse e continua a pescare nel web le teorie più improbabili, forse il papa lo disse a bassa voce come il Cohen Gadol lo faceva nel Giorno del Kippur? Ma nessuno lo ha mai sentito.
Riguardo al tema lanciato da Sandra ci siamo arenati, rimangono ancora alcune considerazioni da fare e iniziare a considerare come zavorra il pensiero tradizionale del “buono, buono” e il “cattivo, cattivo”, bisognerebbe chiarire se stiamo parlando di “sacrificio” o di “dono”, presupponendo che il sacrificio in genere non richiede nulla in cambio, diverso dal dono che ha sempre una aspettativa .
L’unica differenza che possiamo notare è la pluralità delle offerte di Hevel e la singolarità di quella di Khain che non dobbiamo dimenticare, fu il primo a portare le offerte.
Dono o offerta sono state richieste? Il testo ebraico nasconde qualche cosa che le traduzioni trascurano?
Altro punto di osservazione: la stessa parola può significare un dono ma anche una offerta, la differenza è forse che un dono è più difficile da rifiutare mentre l’offerta è nella condizione per essere rifiutata.
Sarà il rifiuto della minchàh di Khaìn a fare la differenza e ci dimostra che qualche cosa nell’offerta di Khain non ha funzionato.
Cortocircuito?
Shavua Tov
Noiman
Vorrei capire cosa anagrammare, riguardo il tetragramma mi pare che Tiger abbia idee confuse e continua a pescare nel web le teorie più improbabili, forse il papa lo disse a bassa voce come il Cohen Gadol lo faceva nel Giorno del Kippur? Ma nessuno lo ha mai sentito.
Riguardo al tema lanciato da Sandra ci siamo arenati, rimangono ancora alcune considerazioni da fare e iniziare a considerare come zavorra il pensiero tradizionale del “buono, buono” e il “cattivo, cattivo”, bisognerebbe chiarire se stiamo parlando di “sacrificio” o di “dono”, presupponendo che il sacrificio in genere non richiede nulla in cambio, diverso dal dono che ha sempre una aspettativa .
L’unica differenza che possiamo notare è la pluralità delle offerte di Hevel e la singolarità di quella di Khain che non dobbiamo dimenticare, fu il primo a portare le offerte.
Dono o offerta sono state richieste? Il testo ebraico nasconde qualche cosa che le traduzioni trascurano?
Altro punto di osservazione: la stessa parola può significare un dono ma anche una offerta, la differenza è forse che un dono è più difficile da rifiutare mentre l’offerta è nella condizione per essere rifiutata.
Sarà il rifiuto della minchàh di Khaìn a fare la differenza e ci dimostra che qualche cosa nell’offerta di Khain non ha funzionato.
Cortocircuito?
Shavua Tov
Noiman
Re: Caino e Abele
Adesso capisco ….. se però lo scrivevi in inglese come God, oppure in spagnolo Dios , in tedesco Gott, il tuo anagramma si sarebbe sciolto come la zucchero nel latte.
E poi perché Yod e non Yud, ?
Parli del nome di D-o (prova anagrammare questo ), magari è più interessante valutare che la א prima consonante del nome di אלהים è anche la prima lettera dell’alfabeto ebraico e stranamente corrisponde anche al valore gematrico del tetragramma יהוה, pari a 26,la somma dei segni che compongono la "alef" (א,= (יוי) (10+10+6.
Intrigante?
Il tuo YHWH è forse uno strappo nel tessuto della veste di D-o, quattro lettere impronunciabili nel grande Nome, l’ordito di un Nome che non si pronuncia, non si legge ma si contempla.
Tiger, non ti ho preso in giro….. anzi direi che ti prendo sul serio.
Noiman
E poi perché Yod e non Yud, ?
Parli del nome di D-o (prova anagrammare questo ), magari è più interessante valutare che la א prima consonante del nome di אלהים è anche la prima lettera dell’alfabeto ebraico e stranamente corrisponde anche al valore gematrico del tetragramma יהוה, pari a 26,la somma dei segni che compongono la "alef" (א,= (יוי) (10+10+6.
Intrigante?
Il tuo YHWH è forse uno strappo nel tessuto della veste di D-o, quattro lettere impronunciabili nel grande Nome, l’ordito di un Nome che non si pronuncia, non si legge ma si contempla.
Tiger, non ti ho preso in giro….. anzi direi che ti prendo sul serio.
Noiman
- Gianni
- Site Admin
- Messaggi: 10330
- Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
- Località: Viareggio
- Contatta:
Re: Caino e Abele
Prendere sul serio ... questa è una notevole e arguta sottiglienza. In fondo è questo che suggerisce il saggio in Mishlè:
עֲנֵה כְסִיל כְּאִוַּלְתֹּו פֶּנ־יִהְיֶה חָכָם בְּעֵינָיו
עֲנֵה כְסִיל כְּאִוַּלְתֹּו פֶּנ־יִהְיֶה חָכָם בְּעֵינָיו
Re: Caino e Abele
Caro Tiger.... sicuramente non hai letto le note dell’autore della traduzione in italiano di cui è probabile ti sei ispirato, forse perché non disponi del libro originale, (cartaceo), mi riferisco a “La Guerra Giudaica” di Giuseppe Flavio a cura di Giovanni Vitucci, in cui il traduttore a pag. 367 ha portato la nota 38 che dice: ”Sulla corona c’era scritto “sacro per Y****, come in Shmòt 28/36, Giuseppe si limita accennare al nome, non pronunciabile, del Dio con l’espressione”quattro vocali” suggerita da lui o dal suo collaboratore greco , aggiungo io,traduttore sicuramente in difficoltà con il tradurre dal greco Y*** incomprensibile perchè era acusticamente illogico, ma sappiamo che la scritta la scritta sulla "tiara" era in lettere sacre”, cioè quella della antica scrittura ebraica.
Aggiungo che Antichità Giudaiche di Giuseppe Flavio è stato scritto in greco , scritta intorno al 78 forse in onore a Vespasiano, in molte edizioni diverse da quella che citi i traduttori traducono il greco diversamente” vocale”.
Il fatto che in diverse traduzioni in italiano, mi riferisco anche a quella più imponente delle "Antichità Giudaiche" i traduttori impieghino termini come Pontefice, Tiara, ecc. dimostra la difficoltà di trovare i termini adeguati.
Bisogna tenere conto che nell’ebraico biblico le vocali erano sicuramente presenti nell’uso pratico ma non venivano scritte, non devi dimenticare le matres lectionis che rimangono consonanti come la yod, hei, waw e la alef, guarda caso tutte consonanti impegnate nel Nome di D-o.
Le quattro lettere del tetragramma sono “ matres lectionis” , generano un nome afonico che non è pronunciabile perché esso supera la trascendenza del nostro mondo, il suono non ha nessuna analogia con l’Essere, e su questo protesti essere d'accordo.
Tiger scrive
“quattro lettere impronunciabili nel grande Nome,
Non è vero che sono impronunciabili, e non è un nome ma un concetto, che io conosco perfettamente”
Su questo come si dice “fuochino” e se vuoi, spiegami dove hai pescato “Ha Elohim”
Noiman
Aggiungo che Antichità Giudaiche di Giuseppe Flavio è stato scritto in greco , scritta intorno al 78 forse in onore a Vespasiano, in molte edizioni diverse da quella che citi i traduttori traducono il greco diversamente” vocale”.
Il fatto che in diverse traduzioni in italiano, mi riferisco anche a quella più imponente delle "Antichità Giudaiche" i traduttori impieghino termini come Pontefice, Tiara, ecc. dimostra la difficoltà di trovare i termini adeguati.
Bisogna tenere conto che nell’ebraico biblico le vocali erano sicuramente presenti nell’uso pratico ma non venivano scritte, non devi dimenticare le matres lectionis che rimangono consonanti come la yod, hei, waw e la alef, guarda caso tutte consonanti impegnate nel Nome di D-o.
Le quattro lettere del tetragramma sono “ matres lectionis” , generano un nome afonico che non è pronunciabile perché esso supera la trascendenza del nostro mondo, il suono non ha nessuna analogia con l’Essere, e su questo protesti essere d'accordo.
Tiger scrive
“quattro lettere impronunciabili nel grande Nome,
Non è vero che sono impronunciabili, e non è un nome ma un concetto, che io conosco perfettamente”
Su questo come si dice “fuochino” e se vuoi, spiegami dove hai pescato “Ha Elohim”
Noiman
Re: Caino e Abele
…
Ultima modifica di Sandra il mercoledì 28 aprile 2021, 19:54, modificato 1 volta in totale.