Contraddizioni bibliche

[bgaluppi]

Spesso si sente dire che la Bibbia contiene contraddizioni. Tuttavia, chi sostiene questa teoria, non comprende che la contraddizione origina, in realtà, dall'approccio al testo secondo chiavi di lettura sbagliate o in mancanza di un'adeguata conoscenza del pensiero e del modo di esprimersi tipico dei semiti e dell'ebreo del tempo. Non si può pretendere di interpretare un testo antico come la Bibbia applicando chiavi di lettura occidentali e moderne. Un altro grosso impedimento è spesso la dottrina religiosa cosiddetta cristiana, che, influenzata dal paganesimo e dal pensiero occidentale dei greci, si è discostata dalla pura dottrina biblica, tipicamente ebraica.

Questa cartella vuole raccogliere esempi di presunte contraddizioni che compaiono sul testo biblico, onde poterle esaminare e confutare.

Inizio con dei versetti dal linro di Esodo, dove troviamo un'apparente contraddizione, facilmente risolvibile con le giuste chiavi di lettura, che alcuni potrebbero prendere come spunto per sostenere una certa inattendibilità del testo biblico.

“Poi l'Eterno disse a Mosè: «Sali da me sul monte e rimani là; e io ti darò delle tavole di pietra, la legge e i comandamenti che ho scritti, perché tu li insegni loro».” (Es 24:12)

“Quando l'Eterno ebbe finito di parlare con Mosè sul monte Sinai, gli diede le due tavole della testimonianza, tavole di pietra, scritte col dito di Dio” (Es 31:18)

“Allora Mosè si voltò e scese dal monte con le due tavole della testimonianza nelle mani, tavole scritte su entrambi i lati, davanti e di dietro. Le tavole erano opera di Dio e la scrittura era scrittura di Dio, incisa sulle tavole.” (Es 32:15,16)

“L'Eterno disse a Mosè: «Tagliati due tavole di pietra come le prime; e io scriverò sulle tavole le parole che erano sulle prime tavole che spezzasti.” (Es 34:1)

“Poi l'Eterno disse a Mosè: «Scrivi queste parole, perché sul fondamento di queste parole io ho contratto alleanza con te e con Israele». Così Mosè rimase là con l'Eterno quaranta giorni e quaranta notti; non mangiò pane né bevve acqua. E l'Eterno scrisse sulle tavole le parole del patto, i dieci comandamenti.”

Apparenti contraddizioni, una dietro l'altra: chi scrisse il Decalogo? Dio col suo dito o Mosè sotto dettatura? E non finisce qui, perché in realtà At 7:38 riferisce che non fu Dio con Mosè, ma un angelo:

“Questi [Mosè] è colui che nell'assemblea nel deserto fu con l'angelo che gli parlava sul monte Sinai e con i nostri padri; e ricevette le parole viventi per trasmetterle a noi.”

In attesa delle vostre considerazioni, un saluto a tutti.

[Antonio LT]

Dico la mia da occidentale
Sembra che il verso di atti chiarisca il fatto che Dio in realtà si manifestava agli uomini,in questo caso Mosè,attraverso dei messaggeri ovvero gli angeli...non era lui direttamente che interagiva con i profeti!

[bgaluppi]

Michele, scusa ma toglierò gli interventi OT, anche i miei. Voglio mantenere questa cartella in ordine perché veramente intendo utilizzarla solo al fine dell'analisi e discussione del testo.

Adesso ti saluto perché devo studiare. A presto.

[bgaluppi]

È necessario precisare che per "contraddizioni testuali" si intende quando la Bibbia dice "nero" da una parte e "bianco" da un'altra, ossia quando il testo sembra affermare una cosa e altrove l'opposto o qualcosa di diverso. Ciò che si vuole esaminare è solamente il testo biblico. Comunque i vangeli non dicono mai che Yeshua è Dio; molti estrapolano questo senso attraverso giri di parole e ragionamenti che il testo non esprime.

[Michele]

Non vedo l' utilità di una cartella, se poi i messaggi vengono spostati in un'altra cartella bloccata, anche se essi sono in tema. Le grandi contraddizioni bibliche sono relative propre alle figure di Gesù e di Dio. Gesù viene visto ora come solo uomo ora come Dio. Dio invece, che è immutabile, nell'A.T. ha una personalità quasi umana, soggetta all'ira ecc. mentre nel Vangelo cambia molto rispetto alla figura antica. Quindi non solo c'è contraddizione, ma si tratta veramente di ispirazione? Immaginarsi un Dio fatto a immagine dell'uomo è esattamente il contrario di uomini ispirati. Si tratta semplicemente di racconti storico-religiosi di un popolo. Non di certo di una comunicazione indiretta di Dio.

[Antonio LT]

Michele scusa non so se ho capito bene....te quindi consideri Yeshua come la vera rivelazione di Dio nel N.T. e vedi una contraddizione con il Dio rilevato nel V.T dal popolo ebreo?

[bgaluppi]

Caro Michele, il Dio "umano" della Scrittura Ebraica non può essere spiegato con il nostro modo di pensare e di esprimerci, che è occidentale e tendente alle speculazioni filosofiche. Tantomeno possiamo avere l'ardire di poter comprendere un testo antichissimo senza conoscere il linguaggio di chi lo ha scritto migliaia di anni fa. Questo lo si può fare con un romanzo scritto nei nostri giorni da un autore occidentale, non con la Sacra Scrittura.

Ciò che per te è una contraddizione che dimostra che la Bibbia se la sono inventata gli ebrei a loro uso e consumo, si spiega con l'antropomorfismo tipicamente usato dai semiti per comunicare l'idea di un Dio vivo e concreto, che si interessa e partecipa alla vita umana. Ma la Scrittura Ebraica, dopo averlo antropomorfizzato per ragioni espressive, dice anche: “Non darò sfogo alla mia ira ardente, non distruggerò Efraim di nuovo, perché sono Dio e non un uomo” (Os 11:9); e “Hai tu [Dio] occhi di carne, o vedi anche tu come vede l'uomo?” (Gb 10:4); e “La Gloria d'Israele [Dio] non mentirà e non si pentirà, perché egli non è un uomo che si pente” (1Sam 15:29).

Ecco perché è importante imparare a conoscere il modo di esprimersi dell'ebreo biblico, prima di interpretare la Scrittura, onde evitare di fare confusione e farsi idee sbagliate. Ci andrei piano con certi slanci di sicurezza; piuttosto, poni la domanda: perchè il Dio dei vangeli sembra essere diverso da quello della Bibbia ebraica?

Capito, Antò?

[Kalebh]

Non sò se si tratta proprio di una contraddizione ma l'altro giorno pensavo a:

Filippesi 1:21-26
21 Infatti per me il vivere è Cristo e il morire guadagno.
22 Ma se il vivere nella carne porta frutto all'opera mia, non saprei che cosa preferire. 23 Sono stretto da due lati: da una parte ho il desiderio di partire e di essere con Cristo, perché è molto meglio; 24 ma, dall'altra, il mio rimanere nel corpo è più necessario per voi. 25 Ho questa ferma fiducia: che rimarrò e starò con tutti voi per il vostro progresso e per la vostra gioia nella fede, 26 affinché, a motivo del mio ritorno in mezzo a voi, abbondi il vostro vanto in Cristo Gesù.

VS

1Tessalonicesi 4:13-14
13 Fratelli, non vogliamo che siate nell'ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. 14 Infatti, se crediamo che Gesù morì e risuscitò, crediamo pure che Dio, per mezzo di Gesù, ricondurrà con lui quelli che si sono addormentati.

Via salta all'occhio qualcosa di poco chiaro?

[bgaluppi]

A che ti riferisci, Kalebh?

[bgaluppi]

Credo di aver capito a cosa ti riferisci. Quando si muore ci si addormenta, come dice Paolo. Hai presente un viaggio in aereo? Se non riesci a dormire, passi il tempo dentro quella scatola di lamiera volante a contare le ore e i minuti. Se, invece, dormi facilmente e ti addormenti al decollo per risvegliarti all'atterraggio, ti sembrerà quasi che il tempo non sia affatto passato.

La sera ci addormentiamo per risvegliarci al mattino, e non ci rendiamo conto delle ore che passano (questo accade a chi dorme bene e profondamente). Così, l'uomo fedele a Dio si addormenta quando muore e si risveglia con Cristo, poiché il tempo che intercorre tra la morte e il ritorno del Messia sarà come se non fosse mai trascorso, fossero anche 5000 anni. Non appena moriamo, ci risvegliamo con Cristo.

Ho risposto alla tua domanda?