Cornelio, gradito a Dio ma non perdonato

Janira
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Re: Cornelio, gradito a Dio ma non perdonato

Messaggio da Janira »

Ti ringrazio Luigi, purtroppo tutta questa spiegazione non è coerente con le Scritture Ebraiche. E sorge anche il fatto che Yeshua uomo non ha più libero arbitrio, perchè in lui governa la volontà del dio incarnato. Mi piacerebbe molto scoprire l'origine questa interpretazione e la radice ebraica da cui poi tutto è deviato.
noiman
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Re: Cornelio, gradito a Dio ma non perdonato

Messaggio da noiman »

Quando mai un angelo è Gesù, un’altra fantasia, la resurrezione ! non come la la vedi tu
Noiman
Janira
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Re: Cornelio, gradito a Dio ma non perdonato

Messaggio da Janira »

Ho un'altra domanda per Luigi: perchè la redenzione dal peccato( sarebbe da approfondire anche il significato di "peccato") dovrebbe essere compiuta da una "parte" di Dio che si umilia diventando essere umano e che fa morire il suo corpo materiale?
L'interpretazione che dà la Kabbalah del pensiero e dello scopo della creazione è totalmente diversa e più "efficiente". Tornando al tema principale della discussione, la Kabbalah direbbe che Cornelio con le sue buone azioni e il suo desiderio di servire il Creatore, aveva iniziato il cammino per rivelarLo. In altre parole ancora non aveva corretto il suo egoismo, ma stava lavorando per farlo. Grazie agli apostoli, ha creduto con tutto il suo cuore che solo Il Messia, la Luce di Dio poteva cambiare la sua natura, è così "ha superato la barriera", "è nato di nuovo", "è diventato simile al Creatore"... ci sono tanti modi per dirlo! Le Scritture Greche parlano di Yeshua il Messia come la Kabbalah parla della Luce. Ma di questo ne abbiamo già parlato. In comune con te,Luigi, io ritengo che in Yeshua ci fossero due nature: quella corporea, materiale, che la Kabbalah indica con desiderio di ricevere per se stessi; e la natura simile a Dio. Ma a differenza tua non credo che questa "natura simile a Dio" sia una persona che si è "umiliata incarnandosi", essa è lo stesso desiderio di ricevere che è stato corretto con l'intenzione di dare. Perchè allora Paolo parla di umiliazione riferendosi a Yeshua il Messia? Io tento una risposta: perchè non si è inorgoglito del traguardo raggiunto, ma è rimasto tra gli uomini ad insegnare a "tutti" come diventare come lui: simile al Creatore. Questa è la più grande differenza con il tuo pensiero, Luigi: tutta la creazione conseguirà la redenzione, non ci sarà un inferno con anime sofferenti in eterno! Una tale cosa sarebbe solo una macchia nella perfezione, cioè un'assurdità.
Luigi
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Re: Cornelio, gradito a Dio ma non perdonato

Messaggio da Luigi »

noiman ha scritto: giovedì 28 novembre 2024, 17:09 Quando mai un angelo è Gesù, un’altra fantasia, la resurrezione ! non come la la vedi tu
Noiman
E chi ha ai affermato che Gesù è un angelo ?
Infatti, non è ad angeli che Dio ha sottoposto il mondo futuro del quale parliamo
ma appunto al Figlio Suo, quindi il Figlio non è un angelo, ma bensì si legge che è Dio eterno.
Poi quanto alla resurrezione, come la giri e rigiri, sempre di resurrezione recita il libro di Daniele
12, 2 Molti di quelli che dormono nella polvere della terra si risveglieranno; gli uni per la vita eterna, gli altri per la vergogna e per una eterna infamia.

Quindi morti risorti, chi per vita e chi per vergogna e infamia eterna; realtà perenne.
Stammi bene
noiman
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Re: Cornelio, gradito a Dio ma non perdonato

Messaggio da noiman »

Chi era Micha'el ?
Noiman
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Re: Cornelio, gradito a Dio ma non perdonato

Messaggio da Margo27@live.it »

Nonostante la Bibbia sia chiara, il paganesimo ha influenzato il cristianesimo storico. Il credo universale dell’anima immortale ha inquinato il messaggio cristiano, sconvolgendone gli equilibri. Definita l’anima immortale è stato conseguenziale trovargli una collocazione dopo la morte, nasce così il mito dell’inferno. Si diffonde così l’idea di un dio pagano, torturatore che eternizza la sofferenza e il dolore sia degli uomini che degli angeli caduti (Ap 20:14; Mt 25:41). Gran parte della cristianità crede che alla fine dei tempi, eliminata la morte, alla comunione con Dio corrisponderà sempre il regno della disperazione e della sofferenza eterna. Uno stagno di fuoco e di zolfo come destinazione finale per chi ha rifiutato la redenzione, e per gli angeli ribelli. Il libro dell’Apocalisse è denso di simboli. Lo stagno di fuoco e zolfo è simbolo di ciò che può eliminare totalmente il male, e farlo cessare di esistere per sempre. Con l’incontro con la filosofia greca, il soggiorno dei morti è diventato il tartaro greco e l’anima immortale. La Bibbia evidenzia le conseguenze del rifiuto di Dio: “Poiché, ecco, il giorno viene, ardente come una fornace; allora tutti i superbi e tutti i malfattori saranno come stoppia. Il giorno che viene li incendierà, dice il Signore degli eserciti, e non lascerà loro né radice né ramo. Ma per voi che avete timore del mio nome spunterà il sole della giustizia, la guarigione sarà nelle sue ali; voi uscirete e salterete, come vitelli fatti uscire dalla stalla. Voi calpesterete gli empi, che saranno come cenere sotto la pianta dei vostri piedi, nel giorno che io preparo, dice il Signore degli eserciti (Malachia 4:1-3). “Ancora un po’ e l’empio scomparirà, tu osserverai il luogo dove si trovava, ed egli non ci sarà più. Gli empi periranno; i nemici del Signore, come grasso d’agnelli, saranno consumati e andranno in fumo. Ma tutti i malvagi saranno distrutti; la discendenza degli empi sarà sterminata (Salmo 37:10,20,38). Possiamo notare che in tutti i testi citati la realizzazione della salvezza o della condanna eterna non è legata al momento della morte, ma al momento del giudizio avvenire. Il fuoco viene simboleggiato come elemento di purificazione e giudizio, lo stesso Giovanni Battista parlando di Yeshua disse: “Egli vi battezzerà in spirito santo e fuoco” (Lc 3:16). L’espressione “fuoco eterno” non significa un fuoco che brucia eternamente, ma un fuoco in cui i risultati sono eterni.
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Re: Cornelio, gradito a Dio ma non perdonato

Messaggio da Margo27@live.it »

Il passo di Ebrei 2:5-9 dice:
"Infatti, non è agli angeli che egli ha sottoposto il mondo a venire del quale parliamo. Ma qualcuno a testimoniato in qualche luogo dicendo:Che cosa è l'uomo che tu ti ricordi di lui? O il figlio dell'uomo che tu ne abbia cura? Tu l'hai fatto per un poco di tempo minor degli angeli; tu l'hai coronato di gloria e d'onore e l'hai costituito sopra le opere delle tue mani; tu gli hai sottoposto ogni cosa sotto i piedi. Infatti, nel sottoporgli tutte le cose, non ha lasciato nulla che non gli fosse sottoposto. Tuttavia al presente non vediamo ancora che tutte le cose gli sono sottoposte. Ben vediamo però che Gesù è coronato di gloria e d'onore per la passione della morte ed è stato fatto per un poco di tempo minore degli angeli affinché a causa della grazia di Dio gustasse la morte per tutti".
Ora caro Luigi. dove sarebbe scritto che Yeshua è Dio eterno? [-X
Quando scrivi sei pregato di citare il passo della Scrittura o almeno il riferimento biblico, questo nel rispetto di coloro che come Noiman, non conoscono le Scritture Greche, sei pregato di fare una esegesi del testo. Qui non siamo in chiesa.
Luigi
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Re: Cornelio, gradito a Dio ma non perdonato

Messaggio da Luigi »

Ora caro Luigi. dove sarebbe scritto che Yeshua è Dio eterno?
2 Pietro 1, 1 Simon Pietro, servo e apostolo di Gesù Cristo, a coloro che hanno ottenuto una fede preziosa quanto la nostra nella giustizia del nostro Dio e Salvatore Gesù Cristo: 2 grazia e pace vi siano moltiplicate nella conoscenza di Dio e di Gesù, il nostro Signore.

Margo, senza fare voli pindarici, il passo recita che Pietro è servo e apostolo di Gesù Cristo, scrive ai discepoli ,
descrive Gesù Cristo ,come Dio e Salvatore,
e che "al verso 2" grazia e pace vengono sui discepoli nella conoscenza di Dio "IL Padre" e di Gesù, nostro "dei discepoli" Signore.

2 Tessalonicesi, 1, 11 Ed è anche a quel fine che preghiamo continuamente per voi, affinché il nostro Dio vi ritenga degni della vocazione e compia con potenza ogni vostro buon desiderio e l'opera della vostra fede, 12 in modo che il nome del nostro Signore Gesù sia glorificato in voi, e voi in lui, secondo la grazia del nostro Dio e Signore Gesù Cristo.

IL verso 12 che ci interessa, ancora recita di Gesù Cristo, descrivendolo , nostro "dei discepoli" Dio e Signore.

2 Pietro 3, 17 Voi dunque, carissimi, sapendo già queste cose, state in guardia per non essere trascinati dall'errore degli scellerati e scadere così dalla vostra fermezza; 18 ma crescete nella grazia e nella conoscenza del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. A lui sia la gloria, ora e in eterno. Amen.

Il verso 18 che ci interessa, recita che Gesù Cristo è Il Signore , Il Salvatore, e che a LUI va la gloria in ogni epoca ed in eterno.
Ora poichè riceve la Gloria dall'eternita, ecco che è appunto Eterno, e cade la errata convinzione , che prima di due millenni orsono, non esisteva.
Quindi ecco, è Dio ed è eterno come lo si legge.
Poi ognuno può interpretare e reinterpretare queste scritture a suo piacimento.
Saluti
Janira
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Re: Cornelio, gradito a Dio ma non perdonato

Messaggio da Janira »

Grazie Luigi, l'inizio della lettera di Pietro sarebbe da analizzare parola per parola. Io ho trovato un'ulteriore conferma all'interpretazione Kabbalista nei seguenti versetti:
La sua potenza divina ci ha donato tutto ciò che riguarda la vita e la pietà mediante la conoscenza di colui che ci ha chiamati con la propria gloria e virtù. 4 Attraverso queste ci sono state elargite le sue preziose e grandissime promesse perché per mezzo di esse voi diventaste partecipi della natura divina, dopo essere sfuggiti alla corruzione che è nel mondo a causa della concupiscenza

Il termine concupiscenza nel testo greco se non sbaglio è "desiderio corrotto", che potrebbe proprio riferirsi al desiderio egoistico, il desiderio di ricevere per sé stessi.
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Re: Cornelio, gradito a Dio ma non perdonato

Messaggio da Margo27@live.it »

Luigi, il fatto che Pietro nella sua seconda lettera (2:1) nella stessa frase dichiari "Yeshua Iddio e salvatore" e nello stesso tempo distingua Dio da Yeshua come avviene anche in 1 Pietro 1:1 non significa che Yeshua sia Dio. In 2 Tessalonicesi 2:12 Paolo afferma che la "grazia" proviene da Dio tramite Yeshua questa espressione di Paolo è familiare a quella usata in Filippesi 1:2. Nella Scrittura è con la resurrezione che Yeshua è diventato "Signore" Atti 2:36 (che non significa Dio). Il Salvatore doveva essere un uomo per poter morire, perché Dio non muore. Dio è spirito (Gv 4:24), proprio perchè Egli è spirito è incorporeo, cioè senza sostanza fisica. Se avesse un corpo tangibile (come lo aveva Yeshua prima della resurrezione), Egli non sarebbe onnipresente. Yeshua era un uomo "ultimo Adamo" e con la sua morte mise fine alla sua temporalità. Con la resurrezione avvenuta per la potenza di Dio (spirito di Dio) entra nel tempo di Dio che è eterno. Anche se Dio e Cristo sono distinti, non significa che Cristo non sia "la via, la verità e la vita"!
Saluti a te.
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