Quale speranza per gli antichi servitori di Dio?
Quale speranza per gli antichi servitori di Dio?
Caro Gianni, nel capitolo 11 di Ebrei troviamo eccellenti esempi di fede tra cui: Abele, Enoc, Noè, Abraamo e tanti altri ancora.
Riguardo a questi personaggi il Corpo Direttivo insegna che essi saranno risuscitati sulla terra perchè non erano ancora stati unti con lo spirito santo. Secondo le Scritture i primi ad essere unti furono quelli presenti alla Pentecoste.
Ma se leggiamo Ebrei 11:16 notiamo che questi servitori aspiravano " a un [luogo] migliore, cioè uno che appartiene al cielo".
Ora questo versetto non è una dimostrazione che questi servitori anelavano a una resurrezione celeste invece di quella terrena come sostenuto dai TdG?
Riguardo a questi personaggi il Corpo Direttivo insegna che essi saranno risuscitati sulla terra perchè non erano ancora stati unti con lo spirito santo. Secondo le Scritture i primi ad essere unti furono quelli presenti alla Pentecoste.
Ma se leggiamo Ebrei 11:16 notiamo che questi servitori aspiravano " a un [luogo] migliore, cioè uno che appartiene al cielo".
Ora questo versetto non è una dimostrazione che questi servitori anelavano a una resurrezione celeste invece di quella terrena come sostenuto dai TdG?
Ultima modifica di trizzi74 il lunedì 29 giugno 2015, 10:09, modificato 1 volta in totale.
"Le religioni sono sistemi di guarigioni per i mali della psiche, dal che deriva il naturale corollario che chi è spiritualmente sano non ha bisogno di religioni."
Carl Gustav Jung
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Re: Quale speranza per gli antichi servitori di Dio?
Caro Gianni, quando in Ebrei 11:40 viene detto che “Dio previde per noi qualcosa di migliore,” sembra riferirsi al fatto che i cristiani avessero una speranza diversa dai fedeli servitori citati prima, cioè quella celeste.
Ma a questo punto bisogna chiedersi a cosa si riferisce il versetto 39 quando, riferendosi agli uomini di integrità vissuti prima di Cristo, dichiara che “non ottennero [l’adempimento del]la promessa”. Di quale “promessa” si sta parlando?
Tenendo presente il versetto 16 mi sembra che anche essi anelavano a una resurrezione celeste.
Mi sbaglio?
Ma a questo punto bisogna chiedersi a cosa si riferisce il versetto 39 quando, riferendosi agli uomini di integrità vissuti prima di Cristo, dichiara che “non ottennero [l’adempimento del]la promessa”. Di quale “promessa” si sta parlando?
Tenendo presente il versetto 16 mi sembra che anche essi anelavano a una resurrezione celeste.
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Re: Quale speranza per gli antichi servitori di Dio?
Caro Trizzi, ma cos'è questa storia della speranza terrestre e celeste? La Bibbia dichiara che c'è un'unica sola speranza.
In Eb 10:36 era stato detto: “Avete bisogno di costanza, affinché, fatta la volontà di Dio, otteniate quello che vi è stato promesso” e in 11:13 era stato fatto osservare che “tutti costoro sono morti nella fede, senza ricevere le cose promesse”. Ora, in 11:39 viene ribadito il concetto. Il “qualcosa di meglio” che Dio “aveva in vista” (v. 40, NR) è nel testo originale κρεῖττόν τι προβλεψαμένου (krèittòn ti problepsamènu), “di migliore qualcosa avendo provveduto”. Il “provveduto” è un chiaro riferimento al sacrificio di Yeshùa. – Cfr. Eb 2:3;3:1;7:22.
Al v. 40 troviamo un “loro” e un “noi”. “Noi” - ovvero gli ascoltatori di Eb, ma anche tutti i credenti della prima chiesa e tutti i veri credenti di oggi – dobbiamo sapere che tutto il percorso stabilito da Dio, incomprensibile per certi versi agli antenati ebrei, conduce a un “meglio” che ci riguarda, che riguarda “noi” come “loro”.
Tutta la storia della fede è racchiusa dall’inizio alla fine in Yeshùa, che Dio ha provveduto.
In Eb 10:36 era stato detto: “Avete bisogno di costanza, affinché, fatta la volontà di Dio, otteniate quello che vi è stato promesso” e in 11:13 era stato fatto osservare che “tutti costoro sono morti nella fede, senza ricevere le cose promesse”. Ora, in 11:39 viene ribadito il concetto. Il “qualcosa di meglio” che Dio “aveva in vista” (v. 40, NR) è nel testo originale κρεῖττόν τι προβλεψαμένου (krèittòn ti problepsamènu), “di migliore qualcosa avendo provveduto”. Il “provveduto” è un chiaro riferimento al sacrificio di Yeshùa. – Cfr. Eb 2:3;3:1;7:22.
Al v. 40 troviamo un “loro” e un “noi”. “Noi” - ovvero gli ascoltatori di Eb, ma anche tutti i credenti della prima chiesa e tutti i veri credenti di oggi – dobbiamo sapere che tutto il percorso stabilito da Dio, incomprensibile per certi versi agli antenati ebrei, conduce a un “meglio” che ci riguarda, che riguarda “noi” come “loro”.
Tutta la storia della fede è racchiusa dall’inizio alla fine in Yeshùa, che Dio ha provveduto.
Re: Quale speranza per gli antichi servitori di Dio?
Ho capito caro Gianni.
Però vorrei porti altre due domande:
1) Che cos'è questo “ [luogo] migliore, cioè uno che appartiene al cielo” a cui aspiravano i servitori precristiani ( Eb.11:16) ?
2) Come fa la Bibbia a parlare di un’unica speranza se poi dichiara che ci sarà anche “una risurrezione dei giusti e degli ingiusti” (At 24:15) qui sulla terra durante il millennio? Non sembra una contraddizione?
Però vorrei porti altre due domande:
1) Che cos'è questo “ [luogo] migliore, cioè uno che appartiene al cielo” a cui aspiravano i servitori precristiani ( Eb.11:16) ?
2) Come fa la Bibbia a parlare di un’unica speranza se poi dichiara che ci sarà anche “una risurrezione dei giusti e degli ingiusti” (At 24:15) qui sulla terra durante il millennio? Non sembra una contraddizione?
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Re: Quale speranza per gli antichi servitori di Dio?
Caro Trizzi, dove mai trovi la parola “luogo” nel passo che citi? Nel testo biblico originale non c’è. In Eb 11:16 è detto letteralmente: “Adesso invece verso una cosa migliore protendono”. E subito dopo si dice cosa: “Ciò è celeste”.
Riguardo alla risurrezione, è solo una tappa verso il destino finale, che è il cielo.
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Re: Quale speranza per gli antichi servitori di Dio?
Grazie per la tua precisazione sul versetto 16.
A questo punto ti chiedo:
Il protendere verso “Ciò è celeste” significa che essi attendevano di essere resuscitati non sulla terra ma in cielo, oppure a che cosa?
Da dove si evince nella Bibbia che “ la resurrezione è solo una tappa verso il destino finale che è il cielo”?
A questo punto ti chiedo:
Il protendere verso “Ciò è celeste” significa che essi attendevano di essere resuscitati non sulla terra ma in cielo, oppure a che cosa?
Da dove si evince nella Bibbia che “ la resurrezione è solo una tappa verso il destino finale che è il cielo”?
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Re: Quale speranza per gli antichi servitori di Dio?
Caro Trizzi, gli antichi ebrei non avevano alcuna idea della resurrezione celeste. Anzi, proprio nessuna idea di risurrezione.
Il destino finale celeste si evince da numerose dichiarazioni paoline.
Il destino finale celeste si evince da numerose dichiarazioni paoline.
Re: Quale speranza per gli antichi servitori di Dio?
Caro Gianni e quindi chi aveva ragione tra Paolo e gli antichi ebrei?
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Re: Quale speranza per gli antichi servitori di Dio?
Aldo, poni male la questione. Sarebbe come domandare se avevano ragione gli antichi ebrei a pensare che la terra poggiasse su colonne o la scienza moderna. Avevano ragione entrambi. Nel caso della cosmologia, gli agiografi esprimevano i concetti del loro tempo senza pretendere di fare trattati scientifici. Nel caso della risurrezione è la stessa cosa: la conoscenza è progressiva. Oggi noi parliamo di risurrezione celeste, ma al di là della definizione, ne sappiamo poco e nulla. La conoscenza è, appunto, progressiva.
Progressiva fino a quando? Per sempre. Perchè nessuno al mondo, nè in questo nè in quello fururo, arriverà mai a conoscere tutto come Dio.
Progressiva fino a quando? Per sempre. Perchè nessuno al mondo, nè in questo nè in quello fururo, arriverà mai a conoscere tutto come Dio.
Re: Quale speranza per gli antichi servitori di Dio?
Caro Gianni, guarda che è da sempre che esprimo questo tuo concetto in questo forum.
Da sempre dico che molte cose gli ebrei antichi non le conoscevano e ci sono state rivelate per il tramite di Gesù e del NT. Eppure per questo mio atteggiamento qualcuno ha smesso di parteciapre al forum.
Da sempre dico che molte cose gli ebrei antichi non le conoscevano e ci sono state rivelate per il tramite di Gesù e del NT. Eppure per questo mio atteggiamento qualcuno ha smesso di parteciapre al forum.