Nèfesh, neshamàh, rùakh

noiman
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Re: Nèfesh, neshamàh, rùakh

Messaggio da noiman »

Caro Gianni
Non avevo mai letto il tuo studio sulla nèfesh, ottimo lavoro, riguardo alla tua frase finale che riguarda i traduttori, effettivamente la parola anima è la più usata, forse avrebbero dovuto lasciarla in tradotta, lasciando nèfesh, ma non è accaduto, il lettore che legge il testo ebraico (e che quindi sa l’ebraico), quando legge nèfesh in tutte le sue derivazioni, costrutto , plurale, ecc. tiene conto del contesto, se poi ha studiato un pò di più riesce a cogliere le sfumature che sfuggono alle traduzioni.
Rimane da approfondire ויפת באפיו נשמת חיים האדם לנפש חיה, letteralmente:” soffiò in narici un soffio vita (in costrutto) e divenne (fu) uomo anima/le vivo. (Bereshit 2/7)
Comunque un complimento a Gianni per l’ottima trattazione.
Noiman

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Gianni
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Re: Nèfesh, neshamàh, rùakh

Messaggio da Gianni »

Grazie, Noiman.
noiman
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Re: Nèfesh, neshamàh, rùakh

Messaggio da noiman »


Una curiosità, perché il testo afferma che la nèfesh divina fu soffiata nelle narici dell’uomo?
Ora bisogna tirare fuori i commento alla scrittura che indaga ogni singola parola e lettera :

Quando Dio si accinse a porre un’anima nel corpo grezzo di Adamo, Dio disse:”In quale punto insufflerò l’anima dentro di lui? Attraverso la bocca?No, perché la userà per sparlare del suo simile. Attraverso gli occhi?Con essi amicherà lascivamente. Attraverso le orecchie?Ascolteranno il vituperio e la bestemmia. La insufflerò attraverso le narici, come esse distinguono la sozzura e la respingono mentre aspirano l’aroma, così i giusti eviteranno il peccato e rimarranno fedeli alla parole della Torah”.

D-o creò l’uomo a immagine e somiglianza, maschio e femmina” li creò, non si parla ne di ruàch ne di nèfesh , leggiamo che solo quando lo plasmò dalla terra gli soffiò la nèfesh.
“Tutte le cose hanno avuto alternativamente origine dal cielo e dalla terra, creati entrambi il primo giorno:Così il firmamento, creato il secondo giorno,è stato tratto dal cielo, le piante del terzo giorno dalla terra, i luminari del quarto giorno dal cielo e gli animali del quinto giorno dalla terra. Quando si apprestò a creare l’uomo Dio disse:”Se lo creo dalla terra, gli esseri terrestri saranno più numerosi di quelli dei celesti, ; se lo traggo dal cielo avverrà l’opposto”Egli trasse quindi l’anima dell’uomo dal cielo e il suo corpo dalla terra, stabilendo l’armonia fra cielo e terra”
Fonti BR XII,8, Zohar III 219b, Midràsh Wayqrà Rabà IX/9
Noiman

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