Ciao Matteo. Si, la profezia di Gesù di Mt 24 e Mr 13 riguardava i tempi di quella generazione (lo dice lui, più chiaro di così...). Distruzione del tempio, di Gerusalemme, persecuzioni etc. Si tratta di una profezia apocalittica in cui è annunciato anche l'avvento del Figlio dell'Uomo giudice escatologico, secondo la tradizione di Enoch.Matteo ha scritto: ↑sabato 24 giugno 2023, 16:45Scusa Antonio (perdonami ma non ho letto tutta la discussione, non vorrei fuorviare dall’argomento), quindi secondo te la parusia di Yeshùa era da riferirsi a duemila anni or sono? Eppure, non si è verificata, almeno non “visibilmente “ (non vorrei, però, si facesse lo stesso errore dei TdG), quindi: o gli apostoli bluffavano, quindi da ritenersi non “storiche” queste affermazioni (se tali si possano mai definire, non essendoci, che io sappia, fonti storiche “attendibili” sui vangeli); oppure, semplicemente, ancora non è “tornato”…?bgaluppi ha scritto: ↑sabato 24 giugno 2023, 2:58
Restando in tema della discussione, tutto ciò doveva verificarsi entro quella generazione, come il Figlio dell'Uomo doveva venire entro quella generazione (Mt 24:34; Mr 13:30). Il v. di Mr 13:32, spesso citato per promuovere l'idea che la parusìa potesse essere rimandata ad un tempo imprecisato in un lontano futuro (ripreso poi in At 1:7 decenni dopo, probabilmente per mantenere salda la speranza), in realtà sta a significare che nessuno sa il momento esatto (il giorno e l'ora) in cui il Signore sarebbe tornato (entro quella generazione), per cui era necessario vegliare per farsi trovare pronti (vv. 33 ss.). Ma la scadenza è chiarissima: quella generazione, e considerato che la vita media era piuttosto breve a quei tempi, la parusìa era data come imminente (Mr 1:15) e ciò è naturale, vista la forte attesa messianica di quel periodo (anche se ogni gruppo concepiva l'avvento e la natura del Messia in modo diverso). È in questa fervente attesa dell'imminente realizzazione escatologica che si inserisce Paolo. Mi pare che sia tutto scritto molto chiaramente.
Di ipotesi ne ho molte altre, ma sarebbe una lista inutile.
Secondo la maggioranza della critica, tutti i sinottici sono databili dopo la distruzione di Gerusalemme del 70, quindi si tratterebbe di una profezia ex eventu, ossia scritta dopo il dispiegarsi degli eventi. Se fosse dimostrabile, invece, che Marco è stato scritto prima del 70, allora sarebbe stata una profezia azzeccata in parte, soltanto per quanto riguarda la distruzione del tempio e della città, perché l'avvento del Figlio dell'Uomo escatologico, ovviamente, non c'è stato.
I primi testi che circolavano ai tempi di Paolo e forse già prima erano in forma di raccolta di detti. I vangeli sorgono dopo, a partire da Marco. Luca, più tardo, riprende la profezia di Mr 13, ma omette la frase “In verità vi dico che questa generazione non passerà prima che tutte queste cose siano avvenute” (che invece compare in Mt), probabilmente perché gli apostoli erano già morti da uno o due decenni (Luca è datato dalla maggioranza tra l'80 e il 90).
Si tratta di ipotesi, certo, formulate dai critici. Ma di certo il Figlio dell'Uomo escatologico non è arrivato (è atteso ancora oggi).