E luce fu
Re: E luce fu
Colgo l’occasione ripescando una vecchia cartella per rispondere a chi mi ha scritto in privato per un chiarimento sulla formazione creazione della luce, nella cartella che oggi ritorna in primo piano avevamo già fornito insieme a Gianni una spiegazione , ma non si era approfondita più di tanto, ora se consideriamo il passo “Egli forma la luce e crea l’oscurità”(Yeshayà’ 45/7), bisogna osservare che per la luce è utilizzato il verbo “formare” (sinonimo di estrarre, fare uscire), secondo l’agiografo dunque la luce ha una sua sostanza, per questo il testo usa formazione, indicando che essa esisteva già, al contrario dell’oscurità che non ha sostanza e va creata, ecco perché per l’oscurità viene usato il termine “creazione”, simile a “Egli forma le montagne e crea il vento”(Amos 4/12) (37), qualche cosa non può essere portato all'esistenza a meno di non essere già stato fatto, ecco perché non leggiamo “creò la luce”, ma “sia luce”, mentre l'oscurità con non ha sostanza dovette essere creata.
Noiman
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Re: E luce fu
Janira ti spiego riprendendo la vecchia cartella
Quando D-o menziona la luce utilizza per la chiamata le parole:
וימר אלהים יהי אור ויהי אור “Dio disse:sia luce e luce fu” qualcuno interpreta che questa luce non è stata creata ma è stata fatta venire da un luogo da dove preesisteva da non confondere con la luce degli astri che dovevano ancora essere creati.
Tutta l’azione è verbale attraverso il “dire” che suona un comando, le traduzioni si sono adeguate utilizzando il congiuntivo come nel caso “sia luce !, l’ebraico usa spesso il futuro come nel caso di יהי אור che poi si ripete nella attuazione nella soddisfazione del completamento dell’azione ויהי-אור , qui sta il waw inversivo, scrivi al passato ma leggi al futuro e viceversa.
Noiman
Quando D-o menziona la luce utilizza per la chiamata le parole:
וימר אלהים יהי אור ויהי אור “Dio disse:sia luce e luce fu” qualcuno interpreta che questa luce non è stata creata ma è stata fatta venire da un luogo da dove preesisteva da non confondere con la luce degli astri che dovevano ancora essere creati.
Tutta l’azione è verbale attraverso il “dire” che suona un comando, le traduzioni si sono adeguate utilizzando il congiuntivo come nel caso “sia luce !, l’ebraico usa spesso il futuro come nel caso di יהי אור che poi si ripete nella attuazione nella soddisfazione del completamento dell’azione ויהי-אור , qui sta il waw inversivo, scrivi al passato ma leggi al futuro e viceversa.
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Re: E luce fu
Non per rompere le uova nel paniere, ma gli ebrei biblici pensavano che la luce avesse un luogo. Ecco la differenza tra leggere e studiare.
Re: E luce fu
si! Gianni, mischiata alle tenebre.....?
Re: E luce fu
Nel primo versetto di Genesi quando vengono accennati gli Sciamajim e la Erezt, Ancora ambedue non sono presenti, perchè gli Sciamajim si presentano nel 2 giorno e la Eretz nel 3 giorno. Ricordando che gli Sciamajim sono una barriera che divide le acque di sopra da quelle di sotto , e la Eretz è il nome della terra emersa che si asciuga, i primi versetti se vengono tradotti in questo modo sono più chiari:
Genesi 1:1
בְּרֵאשִׁית, בָּרָא אֱלֹהִים, אֵת הַשָּׁמַיִם, וְאֵת הָאָרֶץ.
Nel principio del risanare di Elohim gli Sciamajim e la Eretz,
Genesi 1:2
וְהָאָרֶץ, הָיְתָה תֹהוּ וָבֹהוּ, וְחֹשֶׁךְ, עַל-פְּנֵי תְהוֹם; וְרוּחַ אֱלֹהִים, מְרַחֶפֶת עַל-פְּנֵי הַמָּיִם.
essendosi la Eretz presentata nullità (ciò che non esiste) e vuoto sopra le facce dell'abisso, un ruhha(?) di Elohim comincia a librarsi da sopra le facce delle acque.
וַיֹּאמֶר אֱלֹהִים, יְהִי אוֹר; וַיְהִי-אוֹר.
ed esclamerà Elohim: "Si presenterà luce". E si presenterà luce.
Da questi primi tre versetti non i parla ancora della presenza di Sciamajim e Eretz, ma di come venne a presentarsi la luce all'inizio quando ancora essi non c'erano. La cosa curiosa è che l'acqua già era presente nell'oscurità e gli astri pure anche se la loro luce non si poteva vedere visto che mancava ancora l'atmosfera che nel versetti 2 inizia a librarsi da sopra le acque. C'è da pensare che genesi non parli di creazione, ma di risanamento di una precedente Eretz e dei precedenti Sciamajim. Infatti ora siamo in aspettazione di quello che è scritto in
2 Pietro 3:12, 13 :
...mediante il quale i cieli saranno distrutti nelle fiamme e gli elementi si scioglieranno per l’intenso calore. 13 Ma secondo la sua promessa noi aspettiamo nuovi cieli e una nuova terra, e in questi regnerà la giustizia.
Isaia 65:17
Ecco, io creo nuovi cieli e una nuova terra; le cose passate non torneranno in mente né saliranno in cuore
Isaia 66:22
Proprio come i nuovi cieli e la nuova terra che sto per fare dureranno davanti a me”....
Genesi 1:1
בְּרֵאשִׁית, בָּרָא אֱלֹהִים, אֵת הַשָּׁמַיִם, וְאֵת הָאָרֶץ.
Nel principio del risanare di Elohim gli Sciamajim e la Eretz,
Genesi 1:2
וְהָאָרֶץ, הָיְתָה תֹהוּ וָבֹהוּ, וְחֹשֶׁךְ, עַל-פְּנֵי תְהוֹם; וְרוּחַ אֱלֹהִים, מְרַחֶפֶת עַל-פְּנֵי הַמָּיִם.
essendosi la Eretz presentata nullità (ciò che non esiste) e vuoto sopra le facce dell'abisso, un ruhha(?) di Elohim comincia a librarsi da sopra le facce delle acque.
וַיֹּאמֶר אֱלֹהִים, יְהִי אוֹר; וַיְהִי-אוֹר.
ed esclamerà Elohim: "Si presenterà luce". E si presenterà luce.
Da questi primi tre versetti non i parla ancora della presenza di Sciamajim e Eretz, ma di come venne a presentarsi la luce all'inizio quando ancora essi non c'erano. La cosa curiosa è che l'acqua già era presente nell'oscurità e gli astri pure anche se la loro luce non si poteva vedere visto che mancava ancora l'atmosfera che nel versetti 2 inizia a librarsi da sopra le acque. C'è da pensare che genesi non parli di creazione, ma di risanamento di una precedente Eretz e dei precedenti Sciamajim. Infatti ora siamo in aspettazione di quello che è scritto in
2 Pietro 3:12, 13 :
...mediante il quale i cieli saranno distrutti nelle fiamme e gli elementi si scioglieranno per l’intenso calore. 13 Ma secondo la sua promessa noi aspettiamo nuovi cieli e una nuova terra, e in questi regnerà la giustizia.
Isaia 65:17
Ecco, io creo nuovi cieli e una nuova terra; le cose passate non torneranno in mente né saliranno in cuore
Isaia 66:22
Proprio come i nuovi cieli e la nuova terra che sto per fare dureranno davanti a me”....
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Re: E luce fu
Segreto, scusa se te lo dico ma hai fatto confusione scambiando alcuni termini ebraici tra loro e non identificandoli correttamente.
La cosmologia biblica richiede uno studio a sè stante. Prima di tutto occorre entrare nel pensiero biblico-ebraico (sempre concreto) di allora. Più sopra ho accennato al fatto che gli ebrei biblici pensavano che la luce avesse un luogo. Non solo la luce. In Gb 38:19 si parla del luogo di dimora della luce e del luogo di dimora delle tenebre, al v. 20 si parla delle loro case con tanto di sentieri per raggiungerle; in Gb 38:22 sono menzionati i magazzini della grandine e della neve.
La Bibbia va studiata. non semplicemente letta.
La cosmologia biblica richiede uno studio a sè stante. Prima di tutto occorre entrare nel pensiero biblico-ebraico (sempre concreto) di allora. Più sopra ho accennato al fatto che gli ebrei biblici pensavano che la luce avesse un luogo. Non solo la luce. In Gb 38:19 si parla del luogo di dimora della luce e del luogo di dimora delle tenebre, al v. 20 si parla delle loro case con tanto di sentieri per raggiungerle; in Gb 38:22 sono menzionati i magazzini della grandine e della neve.
La Bibbia va studiata. non semplicemente letta.
Re: E luce fu
Ciao Gianni, scusami se te lo chiedo, quali sarebbero quindi i termini ebraici che ho mischiato tra loro?
Riguardo ai versetti di Giobbe, Dio domanda a Giobbe se conosce i luoghi della luce, dell'oscurità,della grandine e della neve, perché il pensiero ebraico del tempo e anche Giobbe credevano che ci fossero dei luoghi da dove provenissero, ma chiedendogli questo non attesta che realmente esistono anzi Dio fa capire che non ci sono e che Giobbe non lo sa.
Riguardo ai versetti di Giobbe, Dio domanda a Giobbe se conosce i luoghi della luce, dell'oscurità,della grandine e della neve, perché il pensiero ebraico del tempo e anche Giobbe credevano che ci fossero dei luoghi da dove provenissero, ma chiedendogli questo non attesta che realmente esistono anzi Dio fa capire che non ci sono e che Giobbe non lo sa.
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Re: E luce fu
Hai trascurato, ad esempio la raqýah di Gn 1:6. Tutta tua traduzione (che non è una vera traduzione, perché è interpretativa) è da rivedere.
Se può interessarti:
https://www.biblistica.it/wp-content/up ... iblica.pdf
Se può interessarti:
https://www.biblistica.it/wp-content/up ... iblica.pdf
Re: E luce fu
Ciao Gianni. Non ho trascurato la la raqýah di Genesi 1:6. Essa è un appiattimento che viene chiamato Sciamajim, e che separa le acque di sopra da quelle di sotto. La stessa raqýah chiamato Sciamajim è quella di Genesi 1:1
- Gianni
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Re: E luce fu
La raqýah (la volta celeste o firmamento) è menzionata in Gn 1:6,7,14. Ai vv. 7 e 8 è detto che Dio fece “la raqýah e separò tra le acque sotto la raqýah e tra le acque sopra la raqýah” e che “chiamò la raqýah cieli [shamàym]”. Tuttavia in Gn 1:1 si parla ancora solo di cieli. E non è vero che terra e cieli del v. 1 non sono ancora presenti, come tu sostieni. Già il verbo “creò” dovrebbe suggerirti che furono creati. Inoltre, al v. 2 è detto che la terra divenne informe e vuota. Qualcosa successe, ma di certo c’era.